mercoledì 26 febbraio 2014

Nuntio vobis...

...gaudium magnum...habemus internet!
Dopo quasi 2 mesi di assenza finalmente ho nuovamente una linea internet (grazie fastweb, ora vediamo quanti secoli ci vorranno perchè tu accolga il mio reclamo sulla bolletta).
E per festeggiare la meravigliosa notizia riesumerò uno scritto Visentiniano risalente all'epoca dei mesi bui senza internet quando ancora vivevamo spensierati e studenti nella vecchia via Sibari.


"Sociologicamente parlando si tratta di un caso sproporzionatamente raro, peró esiston ancora. In un "mondo globalizzato e ipercybertronico" (Abruzzese, 2003) vivono ancora persone che non possono usufruire di quel "mezzo di comunicazione globalizzante" (Gates, 2002) che é internet.

Noi li abbiamo trovati...si tratta infatti di noi. Ovvero Serena C. che per questioni di privacy la chiameremo Zoccola e il sottoscritto Alex V. che per convenienza chiameremo Le Cruch.
Le Cruch e Zoccola vivono da 2 anni nella Sibari avenue e nonostante tante complicazioni legate a vicini di casa, padroni di casa e organizzazione se la sono "cavata abbastanza bene" (Democrito, 430 a.C.), eppure l'ultimo anno di questo decennio, che addirittura é un "numero dispari" (Einstein, 1937), li ha messi alla prova piúcchemai. Ci sono stati rischi di "defenestramenti" (Castagnola, 2009) e a volte si rischiava di finire in un "osso buco" (terminilogia per indicare il senso unico, Visentin 2006), peró sono comunque riusciti a soppravvivere all'indiscrivibilmente e psicologicamente impegnante assenza di internet.

Ora che hanno superato questa dura e ardua prova sono tornati piú forti e convinti di prima. Perché "quel che non ti uccide, ti fortifica" (Ferro, 2004). Siamo tornati, siamo pericolosi, siamo dappertutto...
E il sipario si riapre.

Le Cruch"

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