giovedì 25 ottobre 2012

Cronache Cinesi 2012 - Videosunto parte 1.

Giusto per farsi 4 risate.
Qualche spezzone di vita quotidiana montato a caso in una serata noiosa...ci saranno anche altre parti con altri spezzoni di video ;)
(nel caso in cui ve lo steste chiedendo...sì, anche alcuni spezzoni tratti dagli interminabili e orribili momenti nei quali una scolopendra ha abitato la nostra stanza..)


martedì 23 ottobre 2012

Casi umani.

Ogni genere di lavoro presenta i suoi casi umani.
Ma penso di poter affermare, senza presunzione lo giuro, che nel campo della ristorazione si facciano avanti quelli più assurdi.
Voglio dire, anche quando lavoravo all'URP ne arrivavano alcuni impensabili o al limite dell'umana immaginazione.
Ma non ne ho mai visti così tanti come quelli che compaiono in pizzeria/bar/pub.
Ora non è che me li ricordi tutti, ovviamente, specialmente quelli delle esperienze lavorative precedenti. Quindi ve ne illustro alcuni recenti e freschi freschi.
Così poi capirete perchè vorrei girare perennemente con uno shotgun in mano ed avere la libera licenza di uccidere a mio piacimento.

- La bionda catatonica: dunque, quest'amabile ragazza in genere si presenta in pizzeria alle 6 spaccate e cioè all'inizio del servizio della sera quando i ragazzi stanno ancora accendendo il forno e preparando i vari ingredienti. E io ho appena messo piede in sala. Ordina una quantità di cibo infinita e porta a casa sempre quelle 3/4 birre da 66. E vuole la pizza subito. Dal momento che dovrà aspettare io, cercando di essere gentile e non irritata ancor prima dell'inizio della serata, la prima volta che l'ho vista le ho detto "se vuoi puoi accomodarti....magari a quel tavolo così io nel mentre pulisco la sala" e lei "ok". E si è seduta su una sedia nel bel mezzo della sala. Il genio.

- L'alcolista anonimO: questo è un signore all'apparenza distinto. Che arriva sempre verso le 2 del pomeriggio a bersi i suoi 2 limoncini (in un bicchiere più grande apposta per lui). E se ne sta lì a guardarsi intorno. Ogni tentativo di conversazione decade in 10 secondi netti. Infatti adesso nemmeno provo a conversare visto che poi si finirebbe con un imbarazzante silenzio con lui che ti guarda sorridendo e con te che non sai più che cosa dire. Una volta mi sono messa a discutere del tempo. Non so se è chiaro. Del tempo...cioè cose come "eh...fa un po' freddino per essere solo fine settembre non trova?"
Adesso ho fatto voto di silenzio.
Questo distinto signore, inoltre, fa il giro di tutti i locali della zona...due limoncini qua, due là fino ad esaurimento bar. O soldi. O capacità di ricordarsi in quale bar non sia ancora passato.

- L'alcolista anonimA: lei è la tipica persona che dovrebbe davvero iscriversi ad un gruppo d'ascolto. Arriva in 2/3 round a comprarsi la sua bella Moretti da 66. Che io dico...ma vai a prenderti una cassa al Billa 2 traverse più avanti no? Ti costa meno perdio! E quando arriva è comunque già alticcia. Lo si vede da come non riesce ad aprire il portafoglio o dallo sguardo vacuo che ti fa quando aspetta che tu le dia il resto. E poi ogni volta se ne esce con un "eh io avevo chiesto di assumermi se ne avessero avuto bisogno" (non esattamente con i tempi verbali giusti...) che ti fa sentire un po' una merda per essere lì. Tra lei e il collegamento diretto al fusto di birra che svuoterebbe nel corso del servizio.

- I ragazzini: quelli della scuola lì vicino. Il venerdì escono sempre alle 2. Quindi il venerdì sai già che non arriverai mai a casa alle 2 e mezza come dovrebbe essere. I simpatici microbi si ammassano davanti all'entrata urlando tra di loro (perchè nonostante la giovane età credo abbiano già problemi di udito). Dopo aver deciso le sorti del mondo finalmente entrano. Li saluti e non rispondono. Si guardano intorno. Escono. Entra la madre di qualcuno di loro che con scazzo ti chiede "perchè non c'è posto per i ragazzi?" ("perchè quella massa di cretini non ha chiesto" vorresti rispondere) "perchè suo figlio e i suoi adorabili amici non hanno chiesto e non è nostro uso rapire bambini e non farli uscire prima che abbiano parlato". Così prepari il tavolo e sai già che ordineranno coca cola e pizza con le patatine che lasceranno per metà nel piatto, per un quarto nei loro stomaci e per il restante quarto sul pavimento.
E con i ragazzini arrivano anche le domande stupide. Come ad esempio "scusi ma questa è una coca cola media? perchè io la volevo piccola" "è. una. (fottuta) lattina. se vuoi te ne bevo un po' io". O ancora "scusi quanto costa la pizza?" "6,50" "e la coca cola?" "2" "e il dolce quanto costerebbe?" "4" "quindi..." "quindi fa 12,50""ah. ma se prendo il dolce non riesco a pagare con 10€?" "prendessi. e no, non ci riusciresti."
Non è che io voglia per forza essere acida, ma certe volte non posso farne a meno. E comunque i bambini non lasciano mance sicchè almeno con loro posso sfogarmi.


Continua....
Nella prossima puntata:
la nostra eroina affronta i casi umani che chiamano per le consegne a domicilio.
Imperdibile!