sabato 22 marzo 2014

20 different styles..

Avete mai ascoltato questa canzone di Kate Perry?


No?
Allora prendetevi qualche minuto per ascoltarla, così poi potrete godervi pienamente questo genio


martedì 11 marzo 2014

In memory of

Primavere e Autunni (l'altro blog) chiude i battenti.
Oggi è venuto a mancare il Professor Angelo Agostini con il quale ho sostenuto 3 esami universitari tra i quali anche il laboratorio che ha portato alla creazione del blog come progetto d'esame.
Non saprei che cosa dire se non che mi dispiace. A discapito di tutte le incazzature dovute alle sue mail striminzite ("ok, guardo. a.a.") in risposta a dei trattati infiniti, era un grande professore. I suoi corsi sono stati tutti quanti, dal primo all'ultimo, stimolanti, interattivi e difficili com'è giusto che siano dei corsi universitari.
Sono passati anni e non ho mai più avuto occasione di confrontarmi con lui, ma sicuramente i suoi insegnamenti non sono finiti con il finire degli esami.


lunedì 3 marzo 2014

Cronache Cinesi 2013 - Sino stranezze parte 3.

- Sconti improbabili.
Ovviamente in Cina è fondamentale imparare a contrattare. Bisogna contrattare su tutto: dal costo del taxi alla bottiglia dell'acqua, dalla maglietta al costo del cibo alle bancarelle. Credo che sia quasi assimilabile ad un fattore culturale per laowai. O contratti o sei un totale cretino disadattato.
All'inizio è strano, non ci siamo abituati e per cortesia non siamo portati a farlo. Poi quando capisci che non solo è normale, ma che a noi occidentali tendono a fare la cresta allora subentra la seconda fase che è quella della tirchiaggine assoluta che con il passare dei giorni acquisirà così tanti punti esperienza da passare di livello ad ogni nuova conversazione per l'acquisto di qualsivoglia tipologia di aggeggio inutile. Parlo di quella tirchiaggine dove passi 20 minuti a contrattare per avere sì e no 1€ di sconto nel migliore dei casi, per intenderci (dai 30 ai 50 centesimi quando si è in giornata buona).
Alla fin fine torni in Italia e vorresti contrattare con tutti. Cosa che in effetti fai quando vai al mercato.
Comunque, volevo parlare degli sconti improbabili che si riescono ad avere in Cina.
Ovviamente l'episodio si è svolto al silk market il regno del fake e della contrattazione.
Vado per comprare una cintura (non borchiata per una volta in vita mia) ed ovviamente il negoziante spara una cifra improbabile: cose come "per te posso farla a 200€". Credici. Naturalmente si riesce a scendere a qualcosa come 15€. A quel punto ottenere ulteriori sconti diventa difficile.
Il commerciante volendo fare conversazione per farmi dimenticare la mia gara al ribasso mi chiede per quale motivo sono lì e quindi gli racconto a grandi linee tutta la storia degli allenamenti, Tempio Shaolin eccetera eccetera (argomenti che, comunque, hanno sempre un grandissimo impatto sulla popolazione). Al che il tizio inizia a scavarsi la fossa con la frase "non ci credo". No aspetta. Ferma tutto. Ma in che senso? No perchè se mi avesse chiesto di dimostrarlo azzuffandoci, sinceramente, non credo che la mia assicurazione avrebbe coperto anche il recupero del cadavere maciullato (il mio, naturalmente). Per fortuna, però, il tizio voleva una dimostrazione semplice semplice. Un minuto di mabu.
Ragazzo, mi prendi in giro? Ma te lo faccio anche con lo zaino sulle spalle!
Ecco come guadagnare 50 RMB di sconto.
Solo in Cina!
EXP: 10000
Bargaining skills: level up.

- Magliette da urlo.
Questa è particolare.
Allora a Dengfeng si compiono molti acquisti durante il soggiorno. Beni di prima necessità, vestiario vario da allenamento e così via.
In mezzo a tutto questo si comprano anche capi di vestiario. Considerando che l'intimo è bandito dal comitato universale del buon gusto (e per dirlo io...) e che spesso gli altri capi si riducono ad improbabili t-shirt dall'accostamento cromatico al limite della crisi epilettica, l'unica soluzione è quella di comprare magliette da allenamento in taglia ridotta in modo tale da poterle utilizzare per andare in giro senza sembrare la brutta copia di qualche rapper.
A questo punto ci rendiamo conto che le magliette avranno le stampe classiche della serie "Tempio Shaolin", "Wushu" e così via. Idem per la comodissima tracolla.
Benissimo.
Guardiamo tutto questo da un punto di vista ampio.
Sarebbe come acquistare a Milano la maglietta con l'omonima scritta sopra, o con l'immagine del Duomo (per favore ditemi che non esiste veramente), o come comprarne una con la scritta "Roma" o con il Colosseo stampato. Ho reso l'idea?
Ok e adesso ditemi: quando voi vedete passare uno sconosciuto con una delle magliette elencate cosa fate?
a- lo guardate, capite che è un turista e stop
b- lo guardate, notate la maglietta/borsa ed iniziate ad urlare "ommioddio il Colosseo!"
Indovinate quale reazione avevano i cinesi?
All'inizio è anche divertente da tanto che è assurdo. Poi, sul lungo periodo, potrebbe trasformarsi in una gara a chi viene avvistato più volte e a quante urla si riusciranno a sentire nel corso della giornata.
In pratica sarebbe normale, per loro, se io in piazza Duomo mi mettessi ad urlare ad ogni maglietta di città avvistata.



Che poi, a dirla tutta, anche qua in Italia girare con la tracolla fa il suo effetto. Più di una volta ho sentito sussurrare "Shaolin sì" da qualche gruppo di cinesi in giro per la città.
Insomma è abbastanza strano no? Se io abitassi fuori dall'Italia non direi nulla vedendo qualcuno con la maglietta di Milano, figurarsi additarlo e urlare.
Ma i cinesi ci piacciono anche per questo giusto?

- Tagli di capelli.
Dunque qua c'è da fare, prima di tutto, un piccolo appunto.
La maggior parte dei cinesi ha un taglio di capelli standard, nulla di particolarmente bizzarro o fantasioso. Non ricordo di aver visto acconciature estremamente bizzarre o fulminanti. Sugli adulti.
Sui ragazzini, invece, ci sono da fare delle osservazioni.
Prima di tutto premetto di non conoscere nulla su eventuali "tradizioni" dunque non dovrei esprimere giudizi in merito anche perchè sarebbe molto stupido da parte mia.
Il primo ragazzino che vedi con il taglio alla Ronaldo quando il Brasile vinse i mondiali di calcio nel 2002 lo classifichi come la maggior parte delle cose che si vedono in Cina: bizzarro e quindi assolutamente e perfettamente normale.


Al quinto che ti capita della stessa età circa cominci a porti qualche domanda. Al quindicesimo concludi che, decisamente, non può essere una moda ma deve esserci qualcosa sotto.
Ma visto che siamo nella sezione dedicata alle stranezze è inutile parlare di tagli normali o simili.
Visto che ai cinesi piacciono le cose..uhm...particolari, qualche povero bambino, ignaro, è stato tosato in modo più che fantasioso.
Ho anche visto un ragazzino con la mela della Apple (per tornare ad una delle loro fissazioni) rasata in testa (figo il bambino targato con il simbolo di Cupertino!). Purtroppo non sono riuscita ad avere una testimonianza fotografica.
Ma vogliamo parlare di questo invece?


Sì, sì è un fiore.
Che poi è anche carino no? Ma ve la immaginate qua in Italia una simile capigliatura? Come minimo 2 giorni dopo scatterebbe qualche denuncia da parte di qualche benpensante.
Poi vabbè ci sono anche bambini che, invece, meritano le capigliature improbabili.


Con questa espressione che altro taglio avresti mai potuto avere?
Ed infine c'è chi si tosa appositamente per fare il bulletto della scuola.


Poi c'è anche chi merita il premio d'onore per mantenere vive le leggende.

Elvis è vivo!

- Sicurezza per non vedenti e per prossimi disabili.
Partiamo dal fatto che sia assolutamente ammirevole la propensione a mettere su ogni marciapiede le linee guida per i non vedenti.
Esistono anche in Italia. Un marciapiede sì e 100 no.
Quindi 10 punti per la buona volontà. Sia a Dengfeng che a Pechino, quantomeno sulle strade principali, esistono le linee guida e sono presenti, ovviamente, anche nelle stazioni ferroviarie e metropolitane (con tanto che tutte le linee nuove della metropolitana a Pechino hanno anche le barriere cosa che, vorrei ricordare, qua nella sviluppatissima Milano esistono solo sulla nuova linea lilla e basta).
Ma torniamo alle linee guida.
Dunque per chi non lo sapesse (lo dico perchè anche io non ne ero a conoscenza) le linee guida sono quelle strisce che troviamo sui marciapiedi o sulle banchine delle stazioni formate da una parte che segnale il percorso (quella fatta con le strisce) e una parte per segnalare l'arresto (quella con i "pallini"), la loro utilità primaria è quella di formare un percorso per non vedenti o ipovedenti in modo tale che possano avere una maggior sicurezza nei movimenti assicurando loro spostamenti sicuri.

Queste per capirci
Molto bene. Tolto che, come dicevo, in Italia esistono una volta ogni 100 strade, la maggior parte delle volte sono talmente inutili che potrebbero anche essere la strada numero 101 priva di percorso visto che sono sempre interrotte da strati di cemento o vanno a finire contro dei muri o dei punti assolutamente inutili.
In Cina, invece, ci sono, e sono ovunque.
Il problema non è la buona volontà nel volerle mettere. Il problema risiede nella reale comprensione della loro utilità.
Se lo scopo è quello di garantire un percorso sicuro allora, evidentemente, qualcosa nel corso di formazione su questo genere di segnaletica deve essere andato storto altrimenti non si spiegherebbero episodi come questo.


Un palo. Nel bel mezzo del percorso. Ma perchè?!
Altro fattore di disturbo è la capacità cinese di generare caos in qualsiasi situazione. Ne sono un esempio lampante gli incroci con milioni di bancarelle per strada.




Partendo da questi presupposti, dunque, non mi stupisce il fatto che anche i marciapiedi siano delle naturali vittime del pandemonio.

Nel caso in cui a qualche non vedente servisse una ruota di scorta.
Ed infine, non dimentichiamoci, delle cose a caso messe in mezzo ai marciapiedi.


Forse non è chiarissimo. In questa foto possiamo notare un meraviglioso, stabilissimo, inamovibile....cavo d'acciaio che attraversa tutto il marciapiede. Situato in diagonale per evitare il rischio che qualcuno essendo troppo alto o troppo basso possa mancare la possibilità di andarci a sbattere contro. Ma non preoccupatevi...dopo lo scontro potrete contare sulla segnaletica per terra!

Tanto di cappello, invece, per la sicurezza in metropolitana.




- Colorato è bello!
Ah! Questo punto è semplicemente adorabile.
I cinesi, come già si è visto per il vestiario, hanno una passione sfrenata per tutto ciò che è colorato.
Che bello vero?
No.
Va bene, non so quanto io possa far testo avendo un armadio dove il 90% dei capi è di colore nero, ma, credetemi, converrete con me su come "no" associato a "bello" in questo caso sia l'opzione più veritiera in assoluto.
Partiamo dal fatto che l'illuminazione di natale sia valida per l'intera durata dell'anno. Va bene, accettabile, alla fin fine si tratta di lucine festose e possiamo anche chiudere un occhio a loro favore.
Il problema è che lucine + colore + accostamenti psichedelici di giochi di luce = bello = utilizziamolo ovunque!
NO!
Passino le luci colorate nella piazza la sera che danno anche una certa atmosfera estiva di festa.
Ma i neon fosforescenti di almeno 3 colori diversi illuminati ad intermittenza sugli scooter? Compresi quelli sui cerchioni delle ruote?
Avete capito che direzione sta prendendo la questione luci/colori?
Purtroppo questi mirabolanti avvistamenti sono visibili solo di notte quindi l'archivio fotografico pecca un po' nel potervene dar prova. Credetemi sulla parola.
La maggior parte dei veicoli cinesi farebbe impallidire d'invidia qualsiasi auto presente ad un raduno di tuning.
Voglio dire, anche il minivan del cuoco nel 2012 aveva un impianto luci (e stereo coordinato) che nemmeno nelle migliori discoteche vip avreste potuto trovare.
Anche gli esterni, comunque, danno spettacolo.

Il bordello vicino alla vecchia Scuola a Dengfeng

Illuminazione natalizia ad agosto




Ovviamente nella categoria "colorato è bello" rientrano anche i semafori. Sono stati posti ad ogni incrocio non per una reale utilità quanto, invece, per la loro meravigliosa bellezza psichedelica nel cambiar colore. Infatti tutti li guardano ammirati, ma non se li fila nessuno per rispettare le norme stradali.
Gli incroci sono una sorta di girone infernale di auto che passano e pedoni che attraversano. Tutti nello stesso momento. Però hanno delle meravigliose lucine ad illuminare il caos.