Dunque, non è che lo facciano solo i cinesi e di giochi per ubriacarsi ce ne sono a bizzeffe. Gli studenti universitari, poi, ne conoscono un discreto numero.
Tuttavia è divertente vedere come possano esserci delle sorprese interessanti cambiano stato/continente.
Se poi è proprio dei cinesi che parliamo allora, ovviamente, bisogna prepararsi a qualche stranezza.
Il primo gioco probabilmente esiste anche qua.
Noi laowai lo abbiamo sperimentato lo scorso anno durante la serata fuori per salutare due nostri amici che sarebbero partiti il giorno seguente.
In pratica si esce a cena, si mangia, si beve normalmente fino a quando non è ora di andar via. A quel punto le non so quante lattine acquistate devono essere finite, ma si è arrivati al punto nel quale nessuno decide di offrirsi come martire per berle. Dunque si va a "fortuna".
Una persona (nel nostro caso specifico Coach Du) batte sul tavolo con le bacchette tenendo gli occhi chiusi mentre noi ci passiamo una bottiglietta vuota. Quando lui smette di battere chi ha la bottiglietta in mano deve bere.
Ovviamente il gioco era diventato "facciamo bere Serena a tutti i costi e riempiamole il bicchiere fino all'impossibile".
credevo che fosse a fuoco. |
Il secondo giochino l'ho capito solo quest'anno.
Dopo 3 anni che vedevo gente urlare numeri come se non ci fosse un domani ho capito il funzionamento del gioco. Circa.
In pratica ci sono due tizi che si "sfidano" e in simultanea dicono (sbraitano) un numero a testa ad una velocità notevole fino a quando, per motivi prima oscuri, uno inizia a bere. Quest'anno un ragazzo a Pechino incontrato per caso in un locale a caso in una strada abbastanza fighetta e occidentalizzante ha avuto il buon cuore di spiegare il funzionamento. In pratica ognuno dice un numero se poi i 2 numeri detti sono attigui chi ha detto quello più alto deve bere (esempio: io e x stiamo giocando, io dico 3 e lui 4 lui beve, io dico 3 e lui 5 allora è nullo). Questo il senso generico.
Comunque la parte fondamentale di questo gioco è urlarsi contro stando a 30 cm di distanza.
- Sputare
Questa è un'usanza della quale, suppongo, molti siano a conoscenza.
I cinesi sputano. E con sputano intendo che tirano degli scaracchi che devi pregare non ti arrivino mai addosso.
Se non erro durante le olimpiadi del 2008 erano stati distribuiti dei bicchierini da usare come sputacchiere per evitare di scandalizzare i civilizzati (?) occidentali.
Comunque, la prima esperienza di scaracchiamento l'ho avuta nel 2011 poco dopo aver messo piede fuori dall'aeroporto. Un buon metodo per farmi sentire subito parte integrante dell'ecosistema.
Per quanto io non trovi particolarmente disturbante questa usanza, devo ammettere che in certi casi sia rimasta abbastanza allibita.
Voglio dire, una cammina per strada e incrocia una carinissima vecchietta, sufficientemente curata nell'aspetto (per quanto possa esserlo una vecchietta a Dengfeng), pettinata, ben vestita, con tutti i denti al posto giusto, magari ti sorride anche. E poi inizia a caricare dal centro della terra il giga scaracchio che sputerà, se sei fortunata, dall'altro lato del marciapiede.
Oppure al ristorante.
Una sera siamo andati a mangiare al Beijing Dayalì un hotel con ristorante nel centro di Dengfeng. Un ristorante di fascia medio alta per intenderci. Era il compleanno della mamma del ragazzino che si allena con noi ed eravamo talmente tanti che alla fin fine ci hanno messi in una saletta privata. Una saletta di tutto rispetto eh. Tavolo rotondo gigante, bacchette di lusso, tv, divanetti, bagno privato, cameriera fissa.
Per noi che arrivavamo da un luogo popolato da ragni, scolopendre, scarafaggi e iddio solo sa che altro, che lavavamo le nostre cose una volta alla settimana è stato come essere catapultati nel resort 5 stelle per ricconi.
Bè insomma mentre ci stavamo croggiolando in questo pseudo status sociale di alta classe la nostra personalissima cameriera, come se nulla fosse, ad un certo punto ha iniziato ad emettere un suono sospetto e mentre tutti, e sottolineo tutti, noi laowai ci siamo girati a guardarla ha scaracchiato brutalmente nel cestino vicino alla teira.
Rumore di vetri infranti, bentornati alla realtà!
Per non parlare, infine, di coloro che al ristorante prima ti guardano, poi quando incroci il loro sguardo propongono un brindisi e quando ti giri per continuare a farti gli affari tuoi scaracchiano nel cestino sotto al tavolo. Certe volte abbiamo sinceramente pensato che fosse un presagio di morte.
- Sicurezza sui mezzi a 2 ruote.
Forse di questo avevo già fatto qualche cenno qua e là.
Ma vale comunque la pena rinfrescare la memoria.
Partiamo dal fatto che vedere qualcuno con un casco è un evento più unico che raro.
Tuttavia non è questo il problema.
Oh no, assolutamente.
Avere o non avere il casco, viste le situazioni che abbiamo incontrato, era, in tutta onestà, qualcosa di assolutamente secondario e trascurabile.
In Cina d'estate la decappottabile è troppo mainstream quindi armiamoci di scooter, rigorosamente elettrico (e su questo tanto di cappello...se poi tutti gli altri elettrodomestici non fossero di classe z+).
Lo scooter è probabilmente uno dei mezzi più fighi insieme alle macchinone di produzione cinese con risultati miserabili nei crash test.
Dunque possiamo vedere i solitari andare in scooter, poi le coppie con lei seduta dietro in stile anni 50, infine, perchè no, le famiglie.
Genitori e 2 bambini? Tutti sullo scooter! E vogliamo non metterci anche il nipotino? Ma va, mica vorrete lasciarlo a piedi, portiamo anche lui. Del resto, si sa, gli scooter sono omologati per 5.
Ma la coppa come miglior combinazione va, decisamente, alla coppia padre-figlio vista a Pechino con il padre che guidava e il bambino seduto dietro in posizione contraria alla direzione di marcia che stava giocando con un tablet.
Forse di questo avevo già fatto qualche cenno qua e là.
Ma vale comunque la pena rinfrescare la memoria.
Partiamo dal fatto che vedere qualcuno con un casco è un evento più unico che raro.
Tuttavia non è questo il problema.
Oh no, assolutamente.
Avere o non avere il casco, viste le situazioni che abbiamo incontrato, era, in tutta onestà, qualcosa di assolutamente secondario e trascurabile.
In Cina d'estate la decappottabile è troppo mainstream quindi armiamoci di scooter, rigorosamente elettrico (e su questo tanto di cappello...se poi tutti gli altri elettrodomestici non fossero di classe z+).
Lo scooter è probabilmente uno dei mezzi più fighi insieme alle macchinone di produzione cinese con risultati miserabili nei crash test.
Dunque possiamo vedere i solitari andare in scooter, poi le coppie con lei seduta dietro in stile anni 50, infine, perchè no, le famiglie.
Genitori e 2 bambini? Tutti sullo scooter! E vogliamo non metterci anche il nipotino? Ma va, mica vorrete lasciarlo a piedi, portiamo anche lui. Del resto, si sa, gli scooter sono omologati per 5.
Ma la coppa come miglior combinazione va, decisamente, alla coppia padre-figlio vista a Pechino con il padre che guidava e il bambino seduto dietro in posizione contraria alla direzione di marcia che stava giocando con un tablet.
oddio un casco! |
E dal momento che lo scooter è molto cool perchè non adornarlo con simpatici (e probabilmente utili) accessori?
- Vestiario.
I cinesi hanno un gusto tutto particolare per il vestiario e questa loro peculiarità spesso si manifesta nella produzione di capi di abbigliamento...come dire....particolari.
Quelli che saltano subito all'occhio sono le marche famose riviste. Questi già dal primo anno sono stati soggetto di divertenti visioni.
Seguono, poi, i capi di abbigliamento impensabili.
Ovviamente non è che io sia stata a fotografarli tutti. Anche perchè avrei passato la mia estate a fare solo quello. Tuttavia devo dire che entrare in certi negozi faceva davvero accapponare la pelle. Eppure, io dico, le persone in giro non sembrano essere vestite in modo così bizzarro. Diciamo che vanno di pari passo con l'ambiente. Ok, forse sono un po' bizzarre. Ma alcune cose viste appese in vendita erano oltre questo stadio. Erano la versione kitsch del kitsch. Erano così assurde e brutte da poter quasi essere belle.
Ma la migliore è questa.
L'esempio lampante del meraviglioso mondo dell'intimo femminile. Quella che vedete sul davanti, ebbene sì, è una cerniera. Per una bellissima, comodissima, utilissima, multiuso....tasca. Che cos'avevate pensato uh?
-Taxibus
Le nostre esperienze con i mezzi di trasporto cinesi sono esponenzialmente incrementate con il passare degli anni.
Il primo anno abbiamo preso il bus poche volte giusto perchè magari eravamo troppi per metterci a cercare due taxi. Salivamo sul 2, che tanto fermava davanti alla Scuola, e scendevamo nella via principale (quella del raviolaro e del DDDcSSSSS per intenderci). 1RMB a testa per la corsa e via.
Il secondo anno lo abbiamo preso qualche volta in più. Uscendo dall'aerea del Tempio c'erano i vari bus diretti verso la città (questo una volta superata la barriera corallina di cinesi che ti urlano addosso per chiederti se vai in città e che nel caso ti darebbero loro un passaggio). Noi salivamo sull'8 e per 3RMB a testa arrivavamo quasi in centro città. Poi è capitato di prendere qualche bus velocemente anche una volta a Dengfeng, ma in genere è un'occasione rara.
Quest'anno, trovandoci nella via di mezzo, ci siamo dovuti adattare in qualche modo.
Ovviamente il bus era una soluzione molto gettonata anche perchè è difficile trovare taxi che dal Tempio vadano verso la città e siano vuoti. (ovviamente questo escludendo gli abusivi che si fermavano).
Dunque 8 anche quest'anno e via in città.
La sera i bus finiscono il servizio verso le 19.30 (o almeno così era per questo con la tratta "extraurbana").
Il giorno che siamo andati in città per festeggiare il ragazzo americano che sarebbe partito il giorno dopo, ci siamo presentati sul ciglio della strada all'alba delle 19.29 ormai rassegnati a dover cercare dai 2 ai 3 taxi.
E invece ecco arrivare il bus e la sua ultima corsa.
Tolto che ormai la sciura che raccoglieva i soldi ci conosceva tutti quanti e quindi se la rideva ogni volta che salivamo facendo la solita caciara, quella sera è successa l'esponenziale meraviglia.
La sciura ci chiede dove stiamo andando per poi dire all'autista dove fermarsi. Noi le diciamo il nome della via e poi, di conseguenza, la fermata alla quale dovremmo scendere. (N.B. la fermata, in realtà, è casuale per quel bus..."oh devo scendere!" e il tizio si ferma).
A quel punto lei e l'autista si parlano e la sciura ci dice che per 5 RMB ci avrebbe portati all'incrocio con la strada dove saremmo dovuti andare noi.
Aspettate.
Ve lo rispiego.
Per 2 RMB in più rispetto al normale costo del "biglietto" (come se ce ne avessero mai consegnato uno), il bus avrebbe deviato dalla sua tratta normale per portare 9 persone più vicine al punto di arrivo.
E vorrei anche far notare che non è che fossimo esattamente gli unici sopra al bus.
Quindi abbiamo scoperto che in Cina, ebbene sì, i bus possono diventare dei taxi.
Ah, scusate. Ho dimenticato di menzionare un piccolo dettaglio. Piccolissimo e trascurabile. Come il fatto che il bus abbia fatto inversione di marcia così a caso poco dopo essersi accorto di aver mancato l'incrocio.
- Oggetti.
Questa macrocategoria nasconde, a dire il vero, varie sfumature.
Premesso che i cinesi detengono la coppa per la produzione di oggettisca inutile, le migliori chicche si vedono nei negozietti o nelle bancarelle che hanno proprio la funzione di distribuire tali...cose.
A questo bisogna, poi, aggiungere anche la loro fissazione per 4 cose: le riproduzioni fake, la Apple, la Tour Eiffel, il kitsch.
Fissazione 1:
naturalmente il regno del fake è il silk market dove ogni cosa, ci potete giurare, viene riprodotta fedelmente all'originale (compresa la scritta della marca), ma, ovviamente, è tanto originale quanto io sono cinese. E cioè solo con l'intenzione.
Dentro al silk market troviamo tutto...dal vestiario, alla tecnologia, alle action figures, alle scarpe e così via. Naturalmente all'ingresso del silk campeggiano giganteschi slogan che t'incoraggiano ad acquistare solo cose originali e a combattere le riproduzioni non consentite.
Il fatto che poi vendano il tablet Samsung Galaxy G3 non esistente nel resto del mondo sono meri dettagli.
Ma non solo al silk possiamo trovare queste chicche.
Anche a Dengfeng non si scherza.
In tutto questo, però, il fake più fail di tutti è sempre e soltanto uno.
Il caffè.
Ogni volta che ne richiedi uno sai già che te ne pentirai amaramente. Tuttavia lo fai lo stesso perchè vivi nella speranza che prima o poi tu riesca a berne uno decente.
Ok avere la moka, ma ci sono menti nei quali ne avresti bisogno anche in giro.
Quindi dopo aver passato 15 minuti. Sì 15. Dove hai cercato di farti capire, hai quasi scavalcato il bancone in un impeto d'isteria per andare alla macchinetta a fartelo da sola, ecco arrivare la tua tazzina di caffè. Generalmente riempita quasi fino al bordo se non hai avuto la prontezza di urlare alla tipa di fermarsi prima.
Fissazione 2
ormai lo sappiamo tutti. Apple è diventato un simbolo non indifferente blablabla tutto quello che volete.
Ok. Quindi essendo figo e cool e tante altre parole improbabili allora, giustamente, perchè non marchiamo Apple ogni cosa?
Del resto lasciare la mela morsicata solo sui pc o i cellulari non è riduttivo?
Abbiamo già visto i meravigliosi coprisedili del bus, così come il maglioncino (direttamente dalla collezione segreta di Steve). Vogliamo vedere che altro si sono inventati?
Altre chicche, purtroppo, non sono state immortalate, ma fidatevi che ne eravamo circondati. Provate a pensare a qualsiasi cosa, qualsiasi tipologia di oggetto o altro e state sicuri che da qualche parte avreste trovato qualcosa con la mela morsicata (zaini, scarpe, maglie, intimo, borse...)
Fissazione 3
Sebbene ai Cinesi l'Italia piaccia bisogna ammettere che per loro la Francia abbia molto più fascino. O meglio, che per una sola cosa della Francia valga la pena di sperperare soldi e tempo nella sua riproduzione: la Tour Eiffel.
Immagini e riproduzioni in diverse dimensioni sono presenti ovunque.
Tuttavia non sono del tutto convinta che sappiano con precisione dove sia ubicata.
Eccola qua...meravigliosa, portatile o come soprammobile e...no aspettate...ma questa?
Volendo sorvolare su quella rosa fluo con le nuvolette, ma l'altra? Vi prego...spiegatemi perchè...perchè è stata dipinta con i colori della bandiera inglese?
Fissazione 4
Ovviamente questa macrocategoria potrebbe presentare infiniti esempi. Il kitsch è la colonna portante di qualsiasi cosa in Cina.
Varrebbe quasi la pena di dedicarci un libro.
Considerando che le cose dei supermercati le raccoglierò a parte qua possiamo vedere come alcuni oggetti siano stati prodotti per deliziare, soprattutto, l'incredulità occidentale. Del resto sarebbe quasi impensabile arrivare a produrre determinate cose. Ma non dimentichiamoci che è della Cina che stiamo parlando.
Del meraviglioso mondo dove qualsiasi assurdità diventa reale ed acquistabile.
I cinesi hanno un gusto tutto particolare per il vestiario e questa loro peculiarità spesso si manifesta nella produzione di capi di abbigliamento...come dire....particolari.
Quelli che saltano subito all'occhio sono le marche famose riviste. Questi già dal primo anno sono stati soggetto di divertenti visioni.
Seguono, poi, i capi di abbigliamento impensabili.
Ovviamente non è che io sia stata a fotografarli tutti. Anche perchè avrei passato la mia estate a fare solo quello. Tuttavia devo dire che entrare in certi negozi faceva davvero accapponare la pelle. Eppure, io dico, le persone in giro non sembrano essere vestite in modo così bizzarro. Diciamo che vanno di pari passo con l'ambiente. Ok, forse sono un po' bizzarre. Ma alcune cose viste appese in vendita erano oltre questo stadio. Erano la versione kitsch del kitsch. Erano così assurde e brutte da poter quasi essere belle.
ah no scusate, queste esistono anche in Italia... |
Ma la migliore è questa.
L'esempio lampante del meraviglioso mondo dell'intimo femminile. Quella che vedete sul davanti, ebbene sì, è una cerniera. Per una bellissima, comodissima, utilissima, multiuso....tasca. Che cos'avevate pensato uh?
-Taxibus
Le nostre esperienze con i mezzi di trasporto cinesi sono esponenzialmente incrementate con il passare degli anni.
Il primo anno abbiamo preso il bus poche volte giusto perchè magari eravamo troppi per metterci a cercare due taxi. Salivamo sul 2, che tanto fermava davanti alla Scuola, e scendevamo nella via principale (quella del raviolaro e del DDDcSSSSS per intenderci). 1RMB a testa per la corsa e via.
Il secondo anno lo abbiamo preso qualche volta in più. Uscendo dall'aerea del Tempio c'erano i vari bus diretti verso la città (questo una volta superata la barriera corallina di cinesi che ti urlano addosso per chiederti se vai in città e che nel caso ti darebbero loro un passaggio). Noi salivamo sull'8 e per 3RMB a testa arrivavamo quasi in centro città. Poi è capitato di prendere qualche bus velocemente anche una volta a Dengfeng, ma in genere è un'occasione rara.
Quest'anno, trovandoci nella via di mezzo, ci siamo dovuti adattare in qualche modo.
Ovviamente il bus era una soluzione molto gettonata anche perchè è difficile trovare taxi che dal Tempio vadano verso la città e siano vuoti. (ovviamente questo escludendo gli abusivi che si fermavano).
Dunque 8 anche quest'anno e via in città.
La sera i bus finiscono il servizio verso le 19.30 (o almeno così era per questo con la tratta "extraurbana").
Il giorno che siamo andati in città per festeggiare il ragazzo americano che sarebbe partito il giorno dopo, ci siamo presentati sul ciglio della strada all'alba delle 19.29 ormai rassegnati a dover cercare dai 2 ai 3 taxi.
E invece ecco arrivare il bus e la sua ultima corsa.
Tolto che ormai la sciura che raccoglieva i soldi ci conosceva tutti quanti e quindi se la rideva ogni volta che salivamo facendo la solita caciara, quella sera è successa l'esponenziale meraviglia.
La sciura ci chiede dove stiamo andando per poi dire all'autista dove fermarsi. Noi le diciamo il nome della via e poi, di conseguenza, la fermata alla quale dovremmo scendere. (N.B. la fermata, in realtà, è casuale per quel bus..."oh devo scendere!" e il tizio si ferma).
A quel punto lei e l'autista si parlano e la sciura ci dice che per 5 RMB ci avrebbe portati all'incrocio con la strada dove saremmo dovuti andare noi.
Aspettate.
Ve lo rispiego.
Per 2 RMB in più rispetto al normale costo del "biglietto" (come se ce ne avessero mai consegnato uno), il bus avrebbe deviato dalla sua tratta normale per portare 9 persone più vicine al punto di arrivo.
E vorrei anche far notare che non è che fossimo esattamente gli unici sopra al bus.
Quindi abbiamo scoperto che in Cina, ebbene sì, i bus possono diventare dei taxi.
Ah, scusate. Ho dimenticato di menzionare un piccolo dettaglio. Piccolissimo e trascurabile. Come il fatto che il bus abbia fatto inversione di marcia così a caso poco dopo essersi accorto di aver mancato l'incrocio.
Il lusso dei coprisedili marcati Apple |
Deposito dei bus a Dengfeng |
Dal Tempio alla città |
La sicurezza era obbligatoria. Nessuno poteva viaggiare stando in piedi. Ma la porta aperta...dettagli |
Moderno sistema per rinfrescarsi |
La sciura dei soldi dello scorso anno |
- Oggetti.
Questa macrocategoria nasconde, a dire il vero, varie sfumature.
Premesso che i cinesi detengono la coppa per la produzione di oggettisca inutile, le migliori chicche si vedono nei negozietti o nelle bancarelle che hanno proprio la funzione di distribuire tali...cose.
A questo bisogna, poi, aggiungere anche la loro fissazione per 4 cose: le riproduzioni fake, la Apple, la Tour Eiffel, il kitsch.
Fissazione 1:
naturalmente il regno del fake è il silk market dove ogni cosa, ci potete giurare, viene riprodotta fedelmente all'originale (compresa la scritta della marca), ma, ovviamente, è tanto originale quanto io sono cinese. E cioè solo con l'intenzione.
Dentro al silk market troviamo tutto...dal vestiario, alla tecnologia, alle action figures, alle scarpe e così via. Naturalmente all'ingresso del silk campeggiano giganteschi slogan che t'incoraggiano ad acquistare solo cose originali e a combattere le riproduzioni non consentite.
Il fatto che poi vendano il tablet Samsung Galaxy G3 non esistente nel resto del mondo sono meri dettagli.
anche la pizza fake... |
Anche a Dengfeng non si scherza.
In tutto questo, però, il fake più fail di tutti è sempre e soltanto uno.
Il caffè.
Ogni volta che ne richiedi uno sai già che te ne pentirai amaramente. Tuttavia lo fai lo stesso perchè vivi nella speranza che prima o poi tu riesca a berne uno decente.
Ok avere la moka, ma ci sono menti nei quali ne avresti bisogno anche in giro.
Quindi dopo aver passato 15 minuti. Sì 15. Dove hai cercato di farti capire, hai quasi scavalcato il bancone in un impeto d'isteria per andare alla macchinetta a fartelo da sola, ecco arrivare la tua tazzina di caffè. Generalmente riempita quasi fino al bordo se non hai avuto la prontezza di urlare alla tipa di fermarsi prima.
Fissazione 2
ormai lo sappiamo tutti. Apple è diventato un simbolo non indifferente blablabla tutto quello che volete.
Ok. Quindi essendo figo e cool e tante altre parole improbabili allora, giustamente, perchè non marchiamo Apple ogni cosa?
Del resto lasciare la mela morsicata solo sui pc o i cellulari non è riduttivo?
Abbiamo già visto i meravigliosi coprisedili del bus, così come il maglioncino (direttamente dalla collezione segreta di Steve). Vogliamo vedere che altro si sono inventati?
sì, è un ventilatore |
l'accendino utilizzato per accendere gli incensi...quanta profanità.. |
Fissazione 3
Sebbene ai Cinesi l'Italia piaccia bisogna ammettere che per loro la Francia abbia molto più fascino. O meglio, che per una sola cosa della Francia valga la pena di sperperare soldi e tempo nella sua riproduzione: la Tour Eiffel.
Immagini e riproduzioni in diverse dimensioni sono presenti ovunque.
Tuttavia non sono del tutto convinta che sappiano con precisione dove sia ubicata.
Eccola qua...meravigliosa, portatile o come soprammobile e...no aspettate...ma questa?
Volendo sorvolare su quella rosa fluo con le nuvolette, ma l'altra? Vi prego...spiegatemi perchè...perchè è stata dipinta con i colori della bandiera inglese?
Fissazione 4
Ovviamente questa macrocategoria potrebbe presentare infiniti esempi. Il kitsch è la colonna portante di qualsiasi cosa in Cina.
Varrebbe quasi la pena di dedicarci un libro.
Considerando che le cose dei supermercati le raccoglierò a parte qua possiamo vedere come alcuni oggetti siano stati prodotti per deliziare, soprattutto, l'incredulità occidentale. Del resto sarebbe quasi impensabile arrivare a produrre determinate cose. Ma non dimentichiamoci che è della Cina che stiamo parlando.
Del meraviglioso mondo dove qualsiasi assurdità diventa reale ed acquistabile.
un orologio (notare anche qua il richiamo alla Apple) |
tazze |
una meravigliosa sfera in vetro pitturata con polvere di giada. E una terrificante immagine. |
gelatina |
credo che non meriti commenti...parla da sola |
anche qua i commenti sono superflui |
questa è semplicemente meravigliosa...uno schiaccianoci che dovrebbe essere presente in ogni casa! |