giovedì 29 luglio 2010
lunedì 12 luglio 2010
Quando il tuo problema diventa pubblico...
...accadono queste piccole chicche.
Ubicazione: università
Naeratus (sì proprio lei, la creatrice del blog Gnammotattica): "allora...ti ho portato 100 grammi di belin...vedi di farteli bastare!"
....che cosa avevate pensato???? :D
giovedì 8 luglio 2010
La legge di Murphy.
Ormai è testata la sua infallibilità, non ci sono margini di salvezza.
Tanto per cominciare: se per caso una domenica una (io) decidesse di andare alla lezione aperta a tutti di parkour, di tutte le cose strane e difficili che farà come ad esempio saltare su muri più alti di lei, scavalcare ringhiere fingendo un'innata quanto inesistente agilità, tentare il monkey-non-so-che-cosa, provare le gioie della quadrupedia con tanto di scale da salire al contrario (vabbè 2 scalini prima di rischiare la facciata), riuscirà a beccarsi una fantastica distorsione alla caviglia (quella che era "sana") saltando da uno scalino ad un altro scalino...cioè 5 cm di salto grosso modo.
Ovviamente Murphy, non contento, aggiunge tanti piccoli corollari alla situazione.
La caviglia è già migliorata e quasi non fa più male, ma domenica faceva male anche solo strisciare il piede cercando di non muoverlo. Tuttavia, con o senza dolore attenuato, ecco l'arrivo dei corollari.
Puoi essere sicura di molte cose: se devi appoggiare male il piede nel pavè, attraversare la strada e rischiare di incastrare il piede ne binari, centrare qualche malformazione del marciapiede, inciampare in qualche scarpa lasciata a caso in mezzo alla stanza, testare la solidità di un mobile, scontrarti con una persona, e casi simili, saranno tutte cose che farai con il piede dolorante. Matematicamente, umanamente, personalmente provato.
Murphy maledetto.
mercoledì 7 luglio 2010
martedì 6 luglio 2010
Quel ramo del lago di Como...
Ovvero: o lo fai a 23 anni o poi troverai sette milioni di scuse per non farlo.
L'idea nasce al McDonald's (perchè il Mc ispira sempre idee folli) mentre cercavamo di tappare il buco nero costituito dal nostro stomaco digiuno da ore e ore (e da estenuanti "zoppicate" -almeno per me- al parchetto tra basket e racchettoni).
Perchè non andare a vedere l'alba sul lago? Poi sarà l'estate e non ci si vedrà fino a settembre....perchè no, dunque?
E allora si parte, direzione: Como! Folli volontari per la missione: Ste, l'Ungherese, Maddy ed io.
Il tempo non sembra promettere un bel cielo stellato, anzi al limite promette più che altro una rivisitazione della tempesta perfetta. Ma non ci arrendiamo così facilmente e decidiamo di proseguire.
Prima di tutto un bel giro turistico in auto costeggiando il lago, poi rientro in autogrill per le bevande e le schifezze a sostegno della serata.
Infine nuovamente Como.
Troviamo posto su un marciapiede ed un muretto cercando di stare lontani dagli alberi (che ragazzi giudiziosi!).
Sono a malapena le 3.00 della mattina e in qualche modo bisogna ammazzare il tempo aspettando l'alba. Partono così i discorsi che puoi fare solo a quell'ora della mattina mentre sei consapevole di star facendo una magnifica follia. E allora si passa dal dover scegliere tra la carriera e l'amore, su come sarà il futuro, le interpretazioni della personalità e le frasi di gufaggine di Maddy da far gelare il sangue nelle vene.
Però poi arriva l'alba e salutiamo il lago e la città che si stanno svegliando mentre noi dobbiamo ancora tornare a casa sperando di non beccare il traffico della mattina.
E la frase storica della serata:
(causa la presenza di un odore poco gradevole in auto probabilmente dovuto a varie concimazioni)
Ste: "Oh Attila avverti la prossima volta che se no qua facciamo la fine di Anna Frank"
Attila: "Ma non sono stato io, e poi Maddy ha detto per prima e chi sente per prima ha fatto"
Ste: "Sì vabbè anche la prima città vicino a chernobyl l'ha detto per prima e poi guarda che fine ha fatto!!"
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