Dunque.
Qua a Milano in questi giorni si viaggia tranquillamente sui -10° qualcosa mai visto/provato prima.
Emergenze, disastri, disagi. Il solito casino, forse un po' pompato, che arriva ogni inverno insieme alla neve.
Al di là di questo, però, vorrei considerare un paio di cose successe in questi giorni.
Considerazione 1:
questa è una vera e propria maledizione. Nel senso che non potrò fuggire se non quando, finalmente, prenderò un benedetto volo. Due giorni fa ho fatto un sogno. Ho sognato che era aprile inoltrato, era primavera ed è nata una sensazione di quelle che, in qualche modo, ti scaldano il cuore. Ho pensato "manca poco, mancano poco più di due mesi e me ne torno in Cina". Poi mi son svegliata, ho visto la distesa ghiacciata sotto casa ed ho realizzato che è soltanto febbraio. E non ho ancora prenotato il volo. Depressione.
Considerazione 2:
i buoni pasto. Lo stage che sto facendo, per quanto bello, istruttivo, stimolante, non è pagato. Ho un buono pasto da 5,29€ e basta. Ora, seguitemi in questo ragionamento: per contratto devo lavorare 18 ore a settimana, ogni 6 ore di lavoro mi tocca un buono pasto. Molto bene, fin qua nessun problema, fanno 3 buoni pasto a settimana. Poi capita la settimana nella quale, a turno, uno di noi stagisti deve fare il venerdì. Al venerdì l'ufficio è aperto solo 4 ore, quindi i giorni prima si recuperano le 2 ore mancanti. Però i buoni pasto vengono dati solo se ogni giorno si faranno 6 ore di lavoro. Quindi avrò un buono pasto in meno. Pur lavorando 18 ore. Tutto questo non ha veramente senso.
Considerazione 3:
la gente non ce la fa più. In questi giorni ci sono stati numerosissimi morti per il freddo nonostante il Comune si sia attivato con un piano anti-freddo e l'apertura delle stazioni metropolitane per accogliere durante la notte i senzatetto. Il 21 gennaio la Provincia ha fatto abbattere centinaia di piccioni perchè stavano dando problemi con i raccolti. Risultato: oltre 400 messaggi d'indignazione per i piccioni, nemmeno uno di condoglianze per i clochard morti.
hai ragione, la gente non ce la fa più.
RispondiEliminatieni duro per quanto riguarda il lavoro...è una ingiustizia che non ti paghino per lavorare, chiamandolo "stage".
sì...però alla fine è sempre meglio che stare in casa a girarmi i pollici, lì mi trovo bene e il lavoro mi piace, almeno evito la vita da reclusa!
RispondiEliminaLa considerazione numero 3 mi ha scioccata. Letteralmente. Io amo gli animali, ma non capisco come caspita sia possibile preferirli o anteporli ad altri esseri umani.
RispondiEliminaCirca il lavoro, mi spiace per la tua situazione, ma in un certo senso mi ha fatto pensare "mal comune, mezzo gaudio": la mia ultima esperienza in ambito lavorativo è questa qui… E' deprimente, ma forse aiuta sapere che, per quanto schifo faccia questo schifo, almeno è condiviso da una marea di persone.
sì infatti...ed ovviamente ora ci sono le risposte alle risposte e già che ci siamo qualche velata minaccia. Che poi...al di là del fatto che sia giusto o meno o che si debba cambiare metodo...sono più di 5 anni che va avanti questa cosa, ma si son svegliati tutti adesso solo perchè qualcuno ha fotografato il tutto. Prima non ci hanno mai pensato.
RispondiEliminaGli indignati della domenica...
e per il lavoro...bah...non so nemmeno più a chi mandare CV ormai...