Perchè dico questo? Perchè molti (nonostante l'età, non più da ragazzino sognante, i mezzi di comunicazione che ci permettono di scoprire un'infinità di nozioni sul luogo, e le precedenti esperienze di amici che già ci sono stati) sono partiti con in testa l'immagine della Cina che ci hanno dato i film sulle Arti Marziali.
Una bellissima immagine, per carità, chi non vorrebbe essere il solito ragazzino bullizzato ingiustamente che poi incontra un personaggio apparentemente sfigato ed emarginato che si rivelerà essere, invece, un poderoso maestro di Kung Fu che ti renderà la nuova stella delle Arti allenandoti in luoghi al limite della mitologia?
Magnifico. Ma solo nei film.
La realtà in e della Cina è ben diversa.
Io ho aspettato così tanto per poter, finalmente, realizzare questo viaggio che ho avuto tutto il tempo per farmi un'idea della Cina reale. Io parlo di anni (in una stima approssimativa potrei dire almeno 6) nei quali ho desiderato fortemente poter intraprendere questo viaggio. Anni che mi sono serviti non solo a crescere, ma anche a modificare la mia visione della Terra di Mezzo fino a portarla sul piano effettivo delle cose e non più in quello del mio personale pseudo-iperuranio.
Non è stato un lavoro difficile, è semplicemente bastato guardare ed ascoltare. Guardare blog, foto, notizie ed ascoltare l'esperienza di chi era già andato.
Quindi la prima cosa con la quale bisogna fare i conti è il ridimensionamento dell'immagine utopica che si ha della Cina con quella che è l'effettiva realtà.
Molte cose vanno programmate prima della partenza, dalle più importanti ed ovvie a quelle secondarie e che potrebbero sembrare stupide.
Ad esempio in quelle importanti ed ovvie rientrano:
- vaccinazioni: almeno quelle base, poi c'è chi non le fa ed è sempre tornato vivo, io ho fatto tetano, epatite A e B, antitetanica, tifo.
- medicinali: qua si apre una parentesi vastissima. Bisogna calcolare ogni minima cosa dal taglietto all'influenza. Quindi metà valigia è occupata da ogni genere di medicinale. Veloce elenco: acqua ossigenata, cerotti, garze, voltaren e/o arnica (visto che io sono partita per allenarmi era ovvio doverseli portare dietro), collirio, vitamine (non si possono mangiare nè verdure nè frutti crudi perchè l'acqua è contaminata), fermenti lattici (da assumere già prima della partenza), imodium (non credo sia necessario spiegare il perchè), antibiotico intestinale (nel caso in cui l'imodium dovesse risultare inefficace), polase (ci si allena, fa caldo quindi servono degli integratori), antinfiammatorio, moment, antibiotico generico, ferrograd (se si è leggermente anemici), medicinali vari per altri sintomi (ad esempio mal di gola, raffreddore etc...). Con il senno di poi scopro che avrei dovuto portare anche un medicinale per le afte.
- assicurazione: la sanità in Cina costa. E tanto anche (e lo dico perchè uno del gruppo è finito in ospedale e quindi credetemi quando vi dico che non vi piacerebbe dovervi pagare le spese mediche. In un solo giorno tra esami e medicinali sono partiti 1200€).
In quelle secondarie e alle quali magari nessuno pensa:
- cibo salvezza: sembra una stupidaggine ma partire con un pacco di biscotti, qualche scatoletta di tonno o altre cose trasportabili non è affatto una cosa stupida, anzi, specialmente i primi giorni, quando ci si deve adattare al cibo (diverso da quello qua in Italia, ripetitivo e dal sapore estremamente diverso perchè, ebbene sì, il cibo cinese che mangiamo qua è adattato al nostro palato e quindi completamente diverso da quello che si mangia in Cina) sono manna dal cielo per poter staccare un attimo.
- prodotti disinfettanti e per disinfettare: là bisogna far attenzione a tutto e quindi è necessario armarsi di tutto punto. Prodotti per pulire, salviette, amuchina, guanti. Certo molte cose le si potrebbero trovare là e costerebbero sicuramente meno, ma non può sapere quando, effettivamente ce ne sarà bisogno e quindi ha senso partire già armati (tolto che l'amuchina sfido a trovarla senza perdere ore a cercarla o a far capire al farmacista, o chi per lui, che si vuole un gel disinfettante per le mani...buona fortuna!).
- moka e caffè: non ridete e non sbuffate. In Cina non c'è il caffè. C'è il solubile, ci sono le bevande della nescafè e c'è la brodaglia scura ed infinita che ti vendono a prezzi assurdi come 2€ o giù di lì. Non berrete mai un buon caffè anche se il ristorante è dotato di una macchina tipo da bar. No, se volete berne uno buono portatevelo da casa. Con me hanno riso tutti...poi quando ho finalmente comprato un fornelletto elettrico e ho messo su la prima moka dopo quasi 4 giorni dal nostro arrivo si è creata la fila fuori dalla stanza.
- svaghi: se mai avrete il tempo per pensare "hey ho del tempo libero!" allora dovrete occuparlo in qualche modo (supponendo che non riusciate ad andare a fare un giro) e quindi portatevi un libro o quello che preferite. Le carte non le escluderei dal bagaglio per qualche bella serata.
Seconda cosa con la quale fare i conti, quindi, lo sforzo di dover pensare ad ogni cosa possibile ed impossibile che potrebbe servire una volta là.
Arrivati là, se il nostro bagaglio è già pieno zeppo delle cose utili, la vita è molto semplice.
Le cose costano pochissimo quindi è inutile riempire le valigie di vestiti o simili perchè si potranno comodamente comprare lì a prezzi bassissimi (una cosa dovete portarvi: la biancheria intima perchè quella cinese è così brutta che nemmeno il prezzo la renderà accettabile).
Per il resto le cose con le quali bisogna fare i conti sono le seguenti:
- cibo: lo accennavo prima, il cibo è diverso. Imparate a dire "non piccante" perchè loro mettono questo piccante speziato su tutto omologando il gusto di qualsiasi cibo (c'è a chi piace e a chi no, ad ogni modo sul lungo periodo stufa). Poi abituatevi al riso. Io parlo facendo riferimento alla mia situazione. Quindi dicevo, riso (non condito) accompagnato da qualsiasi cosa (voi avete il riso "in bianco" poi potete mettere nella vostra coppetta verdure, carne o quello che c'è). Anche se ho menzionato la carne, ed anche se una volta là ne abbiamo mangiata tantissima specialmente dal porcaro, l'alimentazione è prevalentemente vegetariana. Alla scuola la carne l'avrò vista 2 volte (e non ho nessuna intenzione di chiedermi di che animale fosse e se fosse lì per far piacere a noi stranieri o per eliminare un topo in cucina).
- espletamento funzioni corporali: ora, la nostra condizione era estremamente estrema e quindi non divagherò nuovamente sulla tragedia del dover usare il bagno. Ma una cosa è da notare: riso, alimentazione vegetariana, cambio di gusto provocano un certo effetto sul nostro intestino. Dove voglio andare a parare? Alle diverse tipologie: c'è chi raggiunge una regolarità da orologio svizzero e prenota le sedute in bagno per tutto il tempo della vacanza, chi raddoppia/triplica la sua regolarità, chi non si abitua al riso e ha l'effetto tappo (presente!). Ma state sicuri che per tutti si verificherà lo spiacevole evento del crampo. Là non c'è lo stimolo, no, là ti coglie sempre il crampo con tanto di sudori freddi. Si riconoscono i soggetti che stanno per correre in bagno dalla loro postura (piegati praticamente a 90 gradi con espressioni sorprese, incredule e sofferenti).
- lingua: i cinesi non parlano inglese. Lo parlano solo coloro che hanno un negozio fatto praticamente apposta per gli stranieri, le guide, e qualche altro albergatore o negoziante. La maggior parte non capirà nemmeno "hello". Sapere un po' di cinese aiuta ma fino ad un certo punto. Dove eravamo noi la maggior parte parlava il dialetto della zona e quindi non c'era verso che ti capissero (risolverebbe molto conoscere gli ideogrammi, invece). Comunque è utile imparare le parole salvezza: acqua, non piccante, numeri fino a 10 (con tanto di conteggio con le dita), grazie, arrivederci, quantità (ad esempio per dire "una bottiglia d'acqua" non useremo "uno" ma "una unità", che poi solo il due è diverso mentre agli altri numeri basta aggiungere un suffisso), birra, maiale (va bene queste ultime due non sono poi così fondamentali...) ed altre cose che potrebbero servire nella quotidianità (credete che potrebbero pronunciare "coca cola" come un essere umano normale? No...). Per il resto basta gesticolare ed emettere versi e ci si capirà benissimo. Collezionate i biglietti da visita dei luoghi dove volete andare, li darete all'omino del taxi e vi ci porterà (quindi è utile averne anche di negozi eventualmente vicini al luogo interessato). Tutte le parole che imparerete in quella zona (nel mio caso a Dengfeng) sono la versione dialettale, preparatevi a non essere capiti a Pechino.
- mentalità: questo è uno scoglio duro, durissimo. I cinesi hanno una mentalità tutta loro e possono piacere o meno. Personalmente la e li trovo fantastici. Oddio quando mi devo scontrare con il negoziante che non capisce che voglio 2 bottiglie d'acqua (perchè non mi ricordo mai come dire "due unità") e crede che io stia contrattando sul prezzo vorrei estrarre un bazooka. Comunque è molto bello scontrarsi con questa realtà diversa. Sul lungo periodo ti rendi conto che loro vedono il mondo in modo diverso da quello che la nostra cultura ci ha insegnato. A volte è bello, altre disarmante, altre ancora illuminante. Sotto certi aspetti sono avanti anni luce rispetto a noi (ad esempio quando te li ritrovi la mattina alle 5 in piazza a ballare, giocare a volano, suonare, fare le prove di calligrafia, praticare Tai Chi), sotto altri no (ad esempio quando ti rendi conto che il soggetto di fronte a te è monotasking e che se gli chiederai una cosa, qualsiasi cosa, la farà benissimo, ma se gliene chiedi due andrà in errore di sistema). Per il resto è solo una questione di diversità culturale alla quale bisogna adattarsi...se a loro va bene così non c'è nessun bisogno di reinventarsi missionari di una vita ipoteticamente migliore. Bisogna fare attenzione anche al nostro gesticolare italiano perchè nella maggior parte dei casi non lo capiranno e in altri chissà che cosa potrebbero pensare (ad esempio, con il senno di poi, mi sono chiesta che cosa possa mai essere passato per la testa della tizia dell'albergo a Pechino quando le chiedevamo di poter fare una telefonata mimando l'azione con il gesto della cornetta all'orecchio...considerando che per loro quello è il modo con il quale dicono "6" nel conteggio con le dita si sarà sicuramente chiesta cosa diavolo volessimo da lei alle prime luci della mattina sbeffeggiandola indicandole un 6 in faccia...).
- tempi: là i tempi sono diversi. C'è calma e quindi un continuo procrastinare le cose. Poi i ristoranti "lussuosi" alle 9 hanno già chiuso la cucina (e qualcuno pure la serranda), gli altri sono aperti a tempo indeterminato (il porcaro a mezzanotte cucinava ancora, il colonnello - il negozio di viveri e tutto il resto prodotto dall'umanità di fronte alla scuola - era aperto almeno fino all'una e poi di nuovo, o ancora, alle 5 della mattina...questo anche a Pechino, tutto tranne la stazione di polizia che apre alle 9 e se prima trovi uno morto in camera puoi andare a giocare in un internet point lì vicino mentre aspetti che apra).
Sono abbastanza certa di aver dimenticato qualcosa come il 50% delle cose importanti con le quali fare i conti, aggiornerò in un altro post, eventualmente.
Ma prima di partire ed una volta arrivati non bisogna mai dimenticare il sacrosanto Buon Senso e credetemi, qualcuno deve averlo lasciato a casa (ammesso che ne possedesse uno...).
Là bisogna far attenzione ad ogni cosa e quindi non sottovalutare mai niente: se sappiamo che l'acqua è contaminata non sarà il caso di mangiare la verdura (cruda) o la frutta nè, tantomeno, fare la doccia ridendosela allegramente e sbevazzando l'acqua, il mal di gola (o il raffreddore) vanno curati (qua si possono lasciar maturare senza prendere medicinali, ma lì no, è una situazione diversa quindi ai primi sintomi sarebbe opportuno assumere dei farmaci), pulire le mani dopo essere stati sui mezzi e così via. Non è paranoia, ma un buon modo per evitare di rovinarsi (o di rovinare agli altri) la vacanza.
Pesce rosso dentro una bacinella (non fate domande...)
Cibo alla scuola
Cena di benvenuto (in più c'erano solo i pomodori freschi, e quindi non mangiabili, il resto lo abbiamo visto ad ogni pasto per 3 settimane)
La...uhm...cucina..con tanto di cuoca fiera
Alle bancarelle
Pagoda al Tempio di Fawang
La Grande Muraglia
Nonostante il mio amore per le arti marziali, la Cina non è mai stata in cima alla classifica dei posti che vorrei visitare… e dopo aver letto il tuo post ha perso anche qualche posizione! :-) Credo proprio che continuerò ad accontentarmi dei documentari! Comunque hai ragione al 100% quando dici che troppo spesso si affronta un viaggio - tu parli di Cina, io estenderei al concetto più generale e generico possibile - con una mentalità viziata da preconcetti sbagliatissimi.
RispondiEliminauh...con i miei post sulla Cina in realtà non vorrei scoraggiare le persone ad andare...
RispondiEliminadiciamo che gli aspetti più divertenti da raccontare del viaggio sono sempre quelli più assurdi...
in realtà ci sono molte cose molto belle da vedere/fare...ecco sì magari aggiorno mettendo le cose belle va :D
Ho da fare un piccolo appunto sul fasciarsi la testa con medicinali/vaccinazioni. Deng feng è una città molto differente dal nostro concetto di città, tuttavia si può definire ormai evoluta, le cose anche alla scuola (latrine a parte) sono molto migliorate e gli allenamenti stessi non sono più massacranti come in passato. Parlo per esperienza personale, Sere sa che sono stata a Dengfeng 2 volte e da quello che ho potuto assistere, non so perchè ma quelli che stanno sempre peggio sono quelli che partono con mille vaccinazioni e una valigia di medicinali. Il secondo appunto riguardo il portarsi il caffè/cibo/svaghi dall'Italia: in questo modo non si entra assolutamente in contatto col vero mondo cinese, una cultura parte dai fornelli (in questo caso da enormi vaporiere)...voler vivere un'esperienza così forte ma mangiando il cibo europeo e bevendo caffè equivale a voler la botte piena e la moglie ubriaca. La vita lì non facile, ma tutti noi occidentali avevamo wc privati, aria condizionata e internet in camera, direi che è già un grosso passo avanti dei cinesi verso la nostra inadattabilità a condizioni "estreme"...che poi mica eravamo in una capanna di fango in Africa! ;)
RispondiEliminaPer l'acqua contaminata....si inizia lavandosi i denti con quell'acqua e usandola calda x fare il the, nel giro di 5 giorni io sono passata a berla: che risparmio e che soddisfazione saperlo fare!
Questo è il mio punto di vista...aggiungo che purtroppo la Cina Vera ormai non esiste più, forse Stefano con Aly&Manu sono stati gli ultimi ad averla vista, noi dal 2010 non ne vediamo che l'imitazione tenuta su x noi occidentali...
ahahah...è vero...
RispondiEliminaper il cibo hai ragione (alla fine comunque abbiamo sempre mangiato cose cinesi) però quando hai la bocca piena di afte il loro piccante non è un buon modo per farsele passare...io confermo questa cosa quando mi si è aperta una voragine per un'afta che non aveva nessuna intenzione di passare...
per il caffè...tu lo sai...sono addicted...non potrei sopportare un mese di astinenza...tremo al dolo pensiero! no no e no! >.<
per i medicinali e tutto...bè alla fine io parlo di buon senso...poi è chiaro che se lì non si fa attenzione sarebbe inutile portarsi dietro l'attrezzatura da ospedale. però per prevenire io li porterei (poi sono stata la prima ad usare si e no 3 cose lì dentro e a riportare indietro tutto...e tra l'altro sono anche quella che è partita senza assicurazione medica -.-
comunque io son partita agitata e prevenuta perchè questo è stato il mio primo viaggio al di fuori dei confini e della cultura occidentale..
e comunque tu non fai testo...sei un cyborg...hai anche fatto il bagno nella piscina melmosa °_°
in effetti....tu che hai fatto il classico...la fortuna aiuta gli audaci?? ;) sereeeeeeeeee =) =)
RispondiEliminaah...ho fatto il classico...quindi in effetti la tua totale immersione nella piscina dovrebbe farmi pensare che tu sia stata più furba di Teti nell'immergere Achille tralasciando il tallone? :P
RispondiEliminaalludevi a questo? :D